La città è ancora poco conosciuta dagli stranieri soprattutto dai molti che frequentano il Garda.
Se Brescia è una città che deve crescere ancora molto dal punto di vista turistico, i laghi della sua provincia sono ormai mete consolidate di gite fuori porta per italiani e stranieri. Questo il motivo principale che ha spinto alcune guide turistiche a creare associazioni che si occupano di visite guidate in tali territori. Nella zona compresa tra la Valcamonica, la sponda bresciana del Lago d'Iseo e la Franciacorta, è attiva da tre anni l'associazione Assoguide Sebino (sito web www.assoguidesebino.it, tel. 3336812758).
«Oltre alle realtà più famose di quest’area, come le incisioni rupestri, noi vorremmo far conoscere tutto il lago d’Iseo, che vanta molti altri tesori ancora poco noti - racconta la presidente Elide Montanari -.Lavoriamo soprattutto con agenzie e tour operator, negli ultimi anni il turismo qui è aumentato. Si tratta soprattutto di visitatori italiani, provenienti dalle regioni limitrofe, che scelgono le nostre zone per brevi gite. Su richiesta organizziamo anche visite guidate a Brescia,ma ci concentriamo su queste zone, dato che la città è già satura».
AssoguideSebino propone dei percorsi che uniscono le bellezze artistiche alle tradizioni enogastronomiche: «Il nostro itinerario più tradizionale comprende un tour tra i vigneti e i castelli della Franciacorta, seguito da una traversata in battello da Iseo a Montisola».
Se il Sebino è un territorio ancora da scoprire, il Lago di Garda vanta una lunga e indiscussa tradizione turistica, tanto che Stefano Mutti ha deciso di collocare qui la sua attività di guida. All’inizio del 2012 fonda l'associazione Garda Guide (www.guidelagodigarda.it, tel. 3477491452), che è attiva a 360 gradi sul lago,nelle tre provincie di Brescia, Verona e Trento,oltre che a Mantova e Vicenza.«Noi lavoriamo quasi esclusivamente con i gruppi di stranieri, soprattutto tedeschi, che ragionano per stereotipi - afferma Mutti. - I turisti vogliono venire a Sirmione o a Limone, ma non sanno che sono in provincia di Brescia.
La città non è ancora un richiamo, nonostante il riconoscimento del sito Unesco. L’itinerario più richiesto è la sponda bresciana, da Sirmione a Gardone».